Come è fatto un divano?

Quando scegliamo il divano che ci piace (la forma, il tessuto, il colore) tutto dipende dallo spazio e dall’utilizzo che ne faremo.
È importante anche conoscerne le caratteristiche tecniche.
Per questo, per presentare i nostri mobili imbottiti e i nostri restauri, specifichiamo sempre struttura del divano o della poltrona e la loro imbottitura. E nel consigliarvi cerchiamo di suggerire il rivestimento più adatto.
Sono questi gli elementi che assicurano la qualità nel tempo.
Che cosa è importante osservare e considerare per scegliere e chiedere al tappezziere un buon divano?

La struttura di un divano

La struttura di un divano deve rispondere ad esigenze funzionali ed estetiche.
In linea di massima è costituita da

  • telaio
  • molleggio
  • imbottitura
  • piedi
com'è fatto un divano
struttura divano

Il telaio

Il telaio, struttura portante di un imbottito, è la parte che garantisce qualità e affidabilità. Viene costruito in legno massello (abete, faggio, pioppo) oppure in tubolare metallico in acciaio.

È costituito dalla base e dallo schienale. Questi due elementi possono essere distinti e assemblati con le tecniche più disparate, oppure possono costituire un unico blocco. Solitamente l’intera struttura del divano è rivestita con pannelli di tamponamento.
Il telaio dei divani letto è a blocco unico, così gli schienali restano sempre in perfetto ordine e non si deformano.

Il molleggio

Per la seduta del divano si usano di solito cinghie elastiche di gomma, che permettono il classico effetto molleggiato. Per la precisione, le cinghie sono fili di gomma coperti di nylon, il cui spessore varia dai 5 agli 8 cm e possono essere legate ed intrecciate tra loro in vari modi.
In abbinamento alla cuscineria, le cinghie garantiscono il giusto grado di sostegno e di elasticità della seduta.

L’imbottitura

L’imbottitura del divano che riveste schienale e sedile deve assolvere a requisiti di morbidezza e resistenza a compressione nei diversi punti di appoggio, in modo da ottenere i migliori risultati in termini di comfort e prestazioni.
Nella maggior parte dei casi è fatta in poliuretano espanso o schiumato (quest’ultimo usato per divani di forme o dimensioni particolarmente grandi) con densità differenziate e di tipo indeformabile.

Il poliuretano è un materiale sintetico dall’aspetto molto simile a quello della spugna. È molto soffice ed elastico, ma allo stesso tempo resistente. Di solito è rivestito in fibra di poliestere e da una fodera in cotone o in piuma d’oca ripartita in scomparti longitudinali per evitare lo spiacevole accumulo in alcune parti.
Il frame foam è una variante del classico poliuretano, ma è un materiale più resistente e leggero allo stesso tempo, dotato di una maggiore flessibilità.
rinforzi in multistrato (acronimo MDF) danno rigidità alla struttura. Si tratta di pannelli in fibra, per lo più scarti di legno, trattati al vapore e uniti con colle speciali di tipo termoindurente.
La piuma d’oca è usata a volte per i braccioli e i poggia testa o alternata al poliuretano per evitare che avvenga la deformazione.
L’appoggio a livello dello schienale deve essere più morbido rispetto al resto del divano, per questo in quell’area viene aggiunto uno strato di materiale morbido: solitamente si utilizza ovatta acrilica, oppure si possono utilizzare piume d’oca in mix con fibre cave di poliestere siliconato.

Tutti i cuscini, poi, sono completamente rivestiti da una pre-fodera normalmente realizzata in velluto con poliuretano.

I piedi

piedi possono essere di metallo o di legno, di varia grandezza e altezza a seconda del modello di divano.
I piedini in legno sono un classico intramontabile. Li abbiamo visti nei salotti delle nostre nonne e sono oggi un tocco classico o retrò nell’arredamento della stanza.
Altrettanta versatilità nel loro tocco più moderno assicurano i piedini in metallo.
C’è infine l’opzione del piedino invisibile: un piedino nero che viene collocato leggermente all’interno, che dona al divano una sensazione di sospensione nel vuoto.

i piedi del divano