Divano Chesterfield: comodità e stile nei secoli

Il divano Chesterfield, come la poltrona e il pouf, sono mobili imbottiti di origine inglese realizzati in pelle con lavorazione capitonné.
Il  modello originario risale a un periodo compreso tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, con variazioni nel design nel passare del tempo, che poco però si distanziano dal primo modello. Un classico senza tempo!

Nel nostro laboratorio artigianale realizziamo il divano Chesterfield su misura, nel pieno rispetto della tradizione.
Ci occupiamo anche del restauro e del nuovo rivestimento di questo divano con pelle primo fiore.
Qual è la storia di questo oggetto d’arredamento?

La storia del divano Chester

Secondo l’Oxford English Dictionary, il sostantivo ‘chesterfield’ era già utilizzato in Inghilterra nel 1800 per definire un divano in pelle. E, sempre a partire dall’Ottocento, esso divenne sinonimo di divano in genere specie nel continente americano.

Da dove deriva il nome ‘Chesterfield’?
Molto probabilmente dall’omonima città britannica cui si riferisce il titolo nobiliare di Lord Phillip Stanhope, quarto Conte di Chesterfield (1694-1773). Il quale avrebbe commissionato a un artigiano di Londra il primo divano o la prima poltrona di questo tipo, dotati di una morbida imbottitura del cuscino e di una seduta molto bassa.
Il nome Chesterfield non si riferirebbe pertanto al luogo di produzione originario del mobile, ma alla denominazione del feudo del conte.

La richiesta di Lord Phillip Stanhope prese spunto molto probabilmente dalle carrozze della sua epoca, che avevano sostituito alla stoffa la più resistente e igienica pelle. Il Lord, finissimo intellettuale e protettore di Voltaire, descrisse accuratamente la sua idea e la fece realizzare fin nei minimi dettagli.
Il risultato fu eccezionale: la poltrona Chesterfield, il divano e il pouf Chester hanno una seduta comodissima che permette di riposare mantenendo una posizione composta senza sprimacciare gli abiti. Condizione importantissima per l’aristocrazia dell’epoca.

Vista la praticità del prodotto finito e la grande influenza che esercitava il creatore dell’oggetto nella società inglese a lui contemporanea, il successo non tardò ad arrivare e la diffusione aumentò con il passare del tempo.

Per l’ottima posizione che permetteva di mantenere durante la lettura presto acquisì a pieno titolo il diritto di entrare nelle sale di rappresentanza. Sostituì i divanetti settecenteschi tendenzialmente più angusti, molto scomodi per l’imbottitura meno curata.

Chesterfield divenne ben presto l’incarnazione dello status symbol del mondo aristocratico britannico, molto utilizzato negli esclusivi club inglesi per la comodità, la solennità, la resistenza e l’igiene. La pelle, perfettamente conciata, permetteva infatti già allora, a differenza dei divani di stoffa, la perfetta pulizia di cuscini, braccioli, schienali.

divano chesterfield

Com’è fatto il Chester?

Dall’epoca della sua prima realizzazione si sono alternate mode, stili e gusti, ma il successo di questo pezzo di arredamento è rimasto pressoché invariato. Attraversando prima l’oceano, diffondendosi in America e poi estendendo la sua fama anche altrove, attraverso i secoli.

Nonostante siano state fatte alcune piccole varianti sul design dei prodotti Chester o Chesterfield e non manchino le rivisitazioni, di fatto nella stragrande maggioranza dei casi il prodotto è rimasto sempre lo stesso. Proprio in virtù della sua comodità, pulizia e bellezza.

Gli elementi distintivi della poltrona, del pouf e del divano Chesterfield sono sostanzialmente due:

  • La pelle utilizzata, che è quella bovina, di primissima scelta e lavorata con particolare cura e attenzione affinché sia molto liscia, gradevole al tatto e molto resistente;
  • La lavorazione capitonné della poltrona e del divano, con i bottoni a schema regolare su base romboidale o quadrata.

Questo divano, con la sua lavorazione trapuntata, ha una seduta particolarmente comoda. L’imbottitura viene lavorata completamente a mano in modo da formare cuscinetti che la fissino attraverso il filo di capiton (uno scarto di lavorazione della seta) nella posizione ottimale attraverso i bottoni – anch’essi rigorosamente rivestiti in pelle.

Chesterfield nel tempo

Le ‘modifiche’ maggiori alla linea di questi pezzi di arredamento, sia poltrone che divani, sono avvenute negli anni tra il 1950 e il 1960 in America.

In una prima variazione alle linee morbide del Chesterfield “classico” con i braccioli a “testa di ariete” vennero preferite forme più squadrate e minimaliste. Inoltre, sempre negli anni ‘50 la struttura in legno venne sostituita con quella in metallo.

Il decennio successivo invece significò, per la poltrona Chesterfield, una grande novità nel campo dei colori. Dal classico bruno, verde scuro e bordeaux che la caratterizzavano fin dalla nascita e che richiamavano i colori dell’Inghilterra, si passò a colori sgargianti come il rosso vivo, il senape o addirittura il rosa che erano di voga in quegli anni.

L’unica reale, durevole modifica avvenuta dai tempi di Lord Stanhope è stata quella di sostituire i piedini della poltrona dalle ruote a fissi.

Nonostante il passare del tempo questo prodotto ha ancora un grandissimo successo, non solo nel mercato dei pezzi d’epoca ma anche in quello delle nuove produzioni o dei rifacimenti. Per questo motivo arredatori, architetti o gli appassionati puntano su Chesterfield d’annata, inserendoli tanto in arredamenti classici che in living moderni.

Vedi la nostra proposta Chesterfield tra i nostri divani su misura in pelle.
Restauriamo e rivestiamo divani Chesterfield e capitonné.